Pensiamo al futuro


L’intelligenza artificiale IA

 
La cibernetica studia i sistemi e processi complessi, perché si pensa una somiglianza tra i corpi biologici e quelli delle macchine. La cibernetica crea i robot, l’informatica invece crea i computer. Essi appartengono all’intelligenza artificiale e ci aiutano a capire la mente umana.  Anche essa secondo studiosi è artificiale perché segue regole precise ed è un meccanismo.

La cibernetica si occupa anche della struttura del corpo umano e il suo funzionamento perché i robot si devono muovere, superare ostacoli ecc. I computer sono più semplici, meno complessi e meno potenti della mente umana e per questo compiono operazioni più velocemente. Ma loro non sono consapevoli, non sanno di fare queste attività, non pensano e non hanno emozioni. La mente umana invece si rinnova sempre e diventa sempre più grande. Per questo la domanda più grande per i scienziati è se sia possibile per l’intelligenza artificiale imparare dalle esperienze.


Il pensiero che interconnette


La pedagogia dipende molto dallo sviluppo scientifico e tecnologico e la conoscenza sempre più ampia del cervello e il suo funzionamento apre prospettive nuove. Molto importante per questo è la consapevolezza dell’organizzazione del cervello in reti neuronali. Il pensiero che interconnette spinge a seguire un modello di apprendimento dove gli argomenti dipendono uno dall’altro. In questa cosa è molto importante l’intercomunicazione tra i campi di conoscenza, perché questi sono uguali alle reti concettuali che corrispondono alle reti neuronali in cui si organizza il nostro cervello. Si deve costruire un modo analogico e multidirezionale simili ai link su una pagina web. In contesto gli modelli gestaltici diventano sempre più importanti. Al momento però tutto questo si tratta di una suggestione e nei anni seguenti si capirà se si può trasformarlo in realtà.

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